Nikon 35/1,8 DX su fullframe

Nel recente Nikon day organizzato da Ottica Universitario ho fatto una prova un po’ particolare. Avevo letto tempo fa su un forum che l’obiettivo Nikon 35/1,8 DX, progettato peril formato APS e di eccellente qualità, era in grado di coprire abbastanza bene anche il formato fullframe. Ho deciso di effettuare quindi questa prova, utilizzando una delle fullframe disponibili, la D3s. I risultati sono stati buoni, come si può vedere.

Le Nikon fullframe o FX possono montare sia gli obiettivi per il pieno formato FX, sia i DX per il formato APS, a differenza delle Canon, per le quali il differente innesto EF-S inmedisce di montare gli obiettivi APS sulle fullframe che hanno innesto EF.
Quando però si monta un obiettivo DX su una fullframe Nikon questo trasmette l’informazione del suo formato alla macchina che automaticamente si commuta per riprendere le foto in formato DX, oscurando i bordi del mirino per poter inquadrare con il formato ridotto ed usando solo la parte centrale del sensore per la foto. Si avranno quindi foto, sulle D3s e D700, di 5 Mpx invece che 12. E’ possibile però disabilitare questo automatismo e fotografare quindi con un obiettivo DX usando il formato pieno.
Ho così montato il 35/1,8 sulla D3s e ho sacattato qualche foto. Le prime le ho riprese a piena apertura f/1,8 a 200 Iso, per vedere quanto l’obiettivo fosse in grado di coprire il formato alla sua massima apertura, alla quale tutti gli obiettivi presentano un po’ di vignettatura, specialmente quelli di grande apertura. Poi ho scattato altre foto chiudendo il diaframma di un paio di stop, a f/3,5, e aumentando la sensibilità a 800 Iso, per verificare quanto la vignettatura diminuisse.
Esaminando le foto si vede che a f/1,8 gli angoli estremi sono effettivamente molto più scuri del resto. La copertura del fotogramma è però abbastanza buona e solo negli angoli si rileva questo fenomeno. E’ meglio di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. A diaframma f73,5 il fenomeno si attenua molto, come era logico aspettarsi e le foto sarbbero accettabili anche così. Chiudendo ulteriormente il diaframma la vignettatura dovrebbe scomparire completamente.
Ma un obiettivo luminoso è utile proprio per questo e si tende ad utilizzarlo spesso alla sua massima luminosità. Ho provato allora ad usare la correzione della vignettatura presente in Capture NX2 per correggerla il più possibile durante la conversione da raw a jpeg. I risultati sono stati buoni e a f/1,8 la vignettatura si riduce moltissimo diventando perfettamente accettabile. A f/3,5 è quasi impercettibile e a meno di fotografare un soggetto su uno sfondo di colore uniforme non ci se ne accorgerebbe nemmeno.
In conclusione il Nikon 35/1,8 si è rivelato ancora una volta un obiettivo sorprendente per le prestazioni che fornisce in rapporto al suo modico prezzo e può essere usato anche su corpi fulframe, consentendone un riutilizzo come grandangolo moderato a chi lo aveva acquistato per un corpo APS e voglia passare ad un fullframe.

22 pensieri riguardo “Nikon 35/1,8 DX su fullframe”

  1. Come dire, uno vede una modella accattivante e non sa più cosa inventare…..e monta, non potendo fare altro, un formato APS su FF (;-)
    Bella recensione, che smentisce ancora una volta la bufala metropolitana che col digitale la qualità dell’obiettivo non sia poi così importante, invece a volte basta montare l’ottica giusta e sembra di aver implementato il sensore!
    Ma si sa, i produttori preferiscono rifilarti un nuovo sensore piuttosto che una ottica di qualità che poi dura una vita. Non a caso è difficile (a volte impossibile) capire nelle recensioni con quale obiettivo siano scattate le immagini di prova, come se il sensore fosse tutto.
    Fai benissimo ad andare contro corrente quando è il caso…. ti leggiamo per questo!

    "Mi piace"

  2. ciao Francesco,

    vorrei cimentarmi in ritratti, leggo che il 35mm e 50mm della nikon anche se economici( circa 200 euro) sono di ottimi luminosità; ma per i ritratti non andrebbero usati focali intorno agli 85mm?Potrebbe essere una soluizione comprare un 50mm e aggiungere un moltiplicatore focale magari 1,4?

    I grandangoli 10/24 mmpossono essere usati anche per interni, o solo per paesaggi?

    "Mi piace"

    1. Ciao Mariapina,
      i grandangoli 10-24 vanno bene anche per interni.
      Se hai una reflex apsc, il 35mm equivale a circa 50mm e il 50mm equivale a circa 80mm e va bene per i ritratti. Secondo me il moltiplicatore di focale è sconsigliabile su una lente fissa, perché riduce la luminosità e la risoluzione, che sono le caratteristiche principali di questo tipo di lenti.

      Simone

      "Mi piace"

    2. Mariapina,
      dalla tua richiesta capisco che hai una reflex APS. Il moltiplicatore di focale quindi lo hai già nella macchina. Infatti l’angolo di campo inquadrato da un sensore APS, a parità di focale dell’obiettivo, è più ridotto di quello che inquadra un sensore fullframe o una pellicola. Per rendere conto di questa differenza, visto che gli angoli di campo degli obiettivi non sono di uso comune ne ben conosciuti dai fotografi, si usa la cosiddetta “lunghezza focale equivalente”. Questo vuol dire che si rapportano le lunghezze focali reali dell’obiettivo per valutarne l’uso su un sensore più piccolo di fullframe (o pellicola) a quelle che si dovrebbero usare appunto su questo formato (fullframe) per ottenere lo stesso angolo di campo inquadrato. Con questa operazione si ottiene il cosiddetto “fattore moltiplicativo” che nel caso dei sensori APS è 1,5x (1,6x per le Canon che hanno un sensore un po’ più piccolo).
      Il 35 mm su APS quindi equivale circa ad un 53 mm (56 per Canon), il 50 mm ad un 75 mm (80 per Canon). La focale da 50 mm su APS diventa quindi un piccolo tele per ritratti ambientati. Per ritratti in cui compare il solo volto nel formato fullframe si usa un 135 mm, nel formato APS andrà bene un 85 mm equivalente ad un 128 mm (136 mm per Canon). In funzione delle tue esigenze puoi quindi prendere un 50/1,8 oppure un 85/1,8, un po’ più costoso però.
      I moltiplicatori di focale di solito si usano con i tele o gli zoom luminosi. Con gli obiettivi a focale fissa di corta e media lunghezza focale possono ridurre la qualità oltre i limiti dell’accettabile; inoltre il loro costo equivale a quello di un focale fissa tipo quelli che ti ho suggerito.
      I grandangoli si possono usare dappertutto; in interni si deve però fare i conti con la loro luminosità, non sempre elevata. Il migliore per questo uso è il Tokina 11-16/2,8 per la sua elevata luminosità costante.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

  3. Mmmm… è un po’ che sto usando questa lente sulla d5100 e non mi ci trovo granchè.
    Sicuramente sbaglio qualcosa.

    Coi ritratti in piena luce va tutto benissimo ma con la “street” in notturna è un disastro…. le foto mi vengono migliori col 18-55 che è tutto dire….

    Probabilmente perchè il 18-55 è stabilizzato e il 35 no….anche se il 35 compensa con due stop di luminosità in piu’ e quindi “riguadagna” cio che perde con la stabilizzazione.
    Ma lo scatto a tutta apertura 1.8 ho sentito dire che crea anche problemi in “risolvenza”…quindi dovrei scattare con diaframmi piu’ chiusi….ma scattando a diaframmi piu’ chiusi perdo il vantaggio di un obiettivo luminoso!

    Un cane che si morde la coda.
    Qualcuno è in grando di illuminarmi sui miei errori (concettuali e non)? : )

    "Mi piace"

    1. Ciao Alberto,
      credo che la 35 f/1.8 non si presti per le foto notturne a mano libera: come hai già detto, quello che guadagni sulla luminosità lo perdi in stabilizzazione e risoluzione. In interni illuminati, invece, ti consente di scendere a tempi abbastanza ridotti per fermare il movimento delle persone (a un matrimonio o una festa). In esterni o di notte (usando il cavalletto) ti consente una profondità di campo ridotta e maggiore risoluzione rispetto all’obiettivo in kit. Invece nei video notturni dovrebbe offrirti maggiore risoluzione, maggiore profondità di colore, e meno rumore. Insomma, i vantaggi ci sono, ma occorre scegliere i contesti adatti.

      Simone

      "Mi piace"

    2. Alberto,
      il Nikon 35/1,8 ha già una qualità ottima a tutta apertura, con una grande uniformità centro-bordi, che poi migliora leggermente fino a f/4,0. Da f/8,0 la qualità cala sempre di più. Si può usare perciò a tutta apertura, anzi si deve usare a queste aperture per averne il meglio. Non è vero quindi che ci sono problemi di risolvenza a f/1,8 (ma da chi lo hai sentito???).
      Non è però un obiettivo adatto al ritratto per la focale troppo corta, forse va bene per il ritratto ambientato. Per la street view invece è ottimo, anche in notturna e dovrebbe essere decisamente superiore al 18-55. Infatti, a meno che non scatti a soggetti fermi ed inanimati, anche in queste condizioni è necessario usare tempi abbastanza veloci per non avere foto mosse e quindi i due stop in più di luminosità aiutano parecchio. L’unica cosa a cui si deve stare attenti è la profondità di campo ridotta, che in certi casi può essere utile, ma in altri è uno svantaggio.
      Io ho ottenuto ottimi risultati anche in foto panoramiche e di monumenti in notturna, a mano libera, con 3200 Iso.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

  4. Ciao Francesco, ciao Simone!

    Mi sta venendo il sospetto che io mio 35mm sia fallato in qualche modo…

    Le prestazioni in merito alla nitidezza sono alle basse luminositá sono piuttosto scarse.
    se mi date una mano avrei intenzione di eseguire un testo su cavalletto e a mano libera.
    Avete idea di come procedere ? Avevo in mente di procedere in manuale settando iso e tempi di otturazione in manuale e lasciare gli obiettivi a 35mm…. lasciando la stabilizzazione attiva sullo zoom e la luminositá a 1.8 sulla focale fissa. È il modo corretto di procedere secondo voi?

    Vorrei mandare i risultati via mail a voi due…. ho ancora pochi giorni a disposizione x rispedire eventualmente l’obiettivo fallato al mittente visto che lo ho acquistato da pochi giorni….

    Grazie

    "Mi piace"

    1. Alberto,
      per la prova che vuoi fare devi, dopo aver montato la macchina su cavalletto, disabilitare la stabilizzazione sullo zoom perchè potrebbe portare più danno che beneficio.
      Per impostare la macchina usa la priorità dei diaframmi, così sarai sicuro dell’apertura usata. Il tempo lo stabilirà la macchina, tanto se tu lo impostassi in manuale seguiresti quello che ti suggerisce l’esposimetro, perciò perchè perdere tempo. Per lo scatto usa l’autoscatto, impostato al tempo breve di 2 secondi, per evitare di trasmettere vibrazioni alla macchina. Come soggetto, se non hai un’apposita mira ottica, usa una pagina di un quotidiano, da inquadrare in modo da riempire tutta la foto.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

      1. Cari Francesco e Simone

        Ho postato su Flickr il test che tu Francesco mi hai suggerito.
        C’e’ un confronto con lo scatto di una pagina di giornale col 18-55

        Inoltre ci sono un paio di scatti del 35 a tutta apertura (e relativi crop) dove noto aberrazioni cromatiche (si dice cosi’?) spaventose

        Che ne pensate?

        http://www.flickr.com/photos/11170830@N06/7161033876/in/photostream/

        ps: chiedo scusa, le foto non sono in ordine, devo aver fatto un pasticcio nel caricarle…… perdono

        "Mi piace"

  5. ciao Francesco,

    ho da poco comprato una d 3100 con un 18/105 vr.
    mi sembra di aver capito che foto in interni sono forse quelle piu difficili da realizzare:ci si deve munire di cavalletto per poter usufruire di iso bassi e tempi piu lunghi( anhce se anche i fotografi di matrimonio li vedo fotografare a mano libera); di obiettivi luminosi per avere maggiore effetto sfocato e abbassare i tempi egli iso, e avere dei buoni flash, di sicuro non quelli pop-up che sono poco potenti e non inclinabili.
    Tutto questo è vero?cioè munendosi di quanto detto si migliora di tanto la foto in ambienti chiusi e con poca luce?
    La mia reflex in automatico fa comunque delle buone foto( almeno così mi sembra) anche se attiva sempre il flash anche di giorno; al chiuso il flash, se c’è l’illuminazione della sola luce dei neon credo sia necessario, giusto?Il paraluce lo devo togliere?(ieri mi è capitato di avere delle ombre quando scattavo e mi è stato detto che forse è dovuto proprio al paraluce).Come parametri al chiuso in automatico imposta sempre 1/80 o 1/60 f iso 2500 o 3200 e f 4,8 o 5,6, sarebbero questi da usare anche impostando manualmente?
    Puoi darmi delle dritte circa tale argomento?
    grazie.

    "Mi piace"

    1. Ciao Mariapina,
      nella ghiera vicino alla posizione “auto” (verde) c’è “auto senza flash” (simbolo del flash barrato): io normalmente utilizzo quella, e attivo il flash soltanto se noto che è necessario come riempimento. L’accoppiata D3100 con obiettivo 18-105 offre un rapporto qualità-prezzo-praticità straordinario: ampliando il corredo dovresti affrontare delle scelte che dovrebbero essere legate al tipo di fotografia che ti interessa maggiormente, perché non otterrai mai un miglioramento in ogni campo, ma soltanto per casi specifici.

      Simone

      "Mi piace"

  6. ciao Francesco,

    acquistando un obiettivo luminoso tipo tamron 17/50 f 2,8 o sigma 17/70 f 2,8-4, per sfruttare tempi piu veloci o per avere un maggiore sfocato lo devo usare con massima apertura, giusto? ora mi chiedo: ma se scatto a f 2,8 e perdo la profondità di campo, devo chiudere il diaframma e quindi non perdo la caratteristica dell’obiettivo che è quello di essere luminoso?
    Cioè se devo fare una foto in cui mi interessa una pdc profonda e non lo sfocato di un primo piano, se scatto a f 5,6 o 8 del tamron f 2,8 non è uguale a scattare con un 18/105 f a stessa apertura del tamron?
    Se è come ho detto quindi non sempre l’obiettivo luminoso mi porta dei vantaggi o sbaglio?

    "Mi piace"

    1. Pasquale,
      l’obiettivo luminoso è vantaggioso, come hai detto anche tu, quando c’è poca luce e quindi consente, aprendo il diaframma, di usare tempi di scatto più rapidi per evitare il mosso, oppure quando si vuole sfocare il più possibile lo sfondo.
      Se vuoi un’ampia profondità di campo invece devi chiudere il più possibile il diaframma. Questo lo puoi fare quando c’è molta luce, oppure usando un treppiede per soggetti statici. Per questo tipo di foto l’alta luminosità non serve, ma eventualmente la qualità ottica può fare differenza.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

  7. Ciao Francesco, vorrei sostituire il nikkor 18-55 vr acquistato a suo tempo in kit con la D5000. Non che per quello che faccio non vada bene il 18-55, ma vorrei provare qualcosa di più performante, soprattutto in termini di nitidezza. Ho letto un gran bene del tamron 17-50 2.8 (versione non stabilizzato), manterrei la stessa, comoda, escursione focale ed il prezzo sarebbe consono alle mie tasche. Oltretutto ho gia due ottiche tamron con cui mi trovo benissimo. Ma, secondo te, ne vale la pena? Sarebbe un effettivo miglioramento qualitativo? Ci sono alternative zoom in questa fascia? Vorrei infatti rimanere su uno zoom, anche se sono convinto che per fare un salto di qualità vero meriterebbe passare al 35 1.8….
    Ti ringrazio! Ciao!

    "Mi piace"

    1. Enrico,
      non so come mai, ma i 18-55 forniti in kit con le reflex sono sempre sottovalutati. In realtà il Nikon 18-55 VR è un buon obiettivo con prestazioni adeguate alle macchine con cui viene proposto. La sua economicità è dovuta prevalentemente alla costruzione con barilotto ed innesto in plastica.
      Il Tamron 17-50/2,8 è buono, ma non migliore del Nikon 18-55 VR. Il suo vantaggio è la luminosità costante, mentre nel Nikon a 55 mm è solo f/5,6. Se ti serve quindi un obiettivo che ti dia più luminosità alla massima focale prendilo pure, altrimenti non aspettarti grandi differenze.
      Le alternative di qualità ottica migliore ci sono: il Nikon 17-55/2,8 è migliore, ma il suo prezzo è di circa 1400 €.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

  8. Ciao Francesco,

    il ragionamento che hai fatto con il tamron 17-55 f 2, 8 cioè”Il suo vantaggio è la luminosità costante, mentre nel Nikon a 55 mm è solo f/5,6. Se ti serve quindi un obiettivo che ti dia più luminosità alla massima focale prendilo pure, altrimenti non aspettarti grandi differenze” significa che se gli obiettivi luminosi non si usano a f 2, 8 non si vedrà miglioramento se si scatta alla stesa focale e stessi valori di impostazioni di altri obiettivi meno luminosi? ma questo vale per tutti gli obiettivi? cioè un tamron o nikon 70-300 danno stesse prestazioni di un sigma 70-200 os 2,8 se quest’ultimo si usa a non a tutta apertura?

    "Mi piace"

    1. Zeno,
      nella risposta che hai citato io mi riferivo al caso specifico del Nikon 18-55 VR e del Tamron 17-50/2,8.
      In linea di massima comunque la situazione è proprio questa, salvo eccezioni. A parità di livello qualitativo (cioè essenzialmente fra obiettivi di categoria professionale) un obiettivo meno luminoso ha delle prestazioni, in termini di risolvenza e microcontrasto, migliori di quelle di uno più luminoso. Questo si può verificare per esempio con gli zoom Canon Serie L 70-200 mm. Il f/4,0 è leggermente migliore del f/2,8. Anche fra i Leica i Summicron f/2,0 35 mm e 50 mm sono migliori dei corrispondenti Summilux f/1,4. Se serve però la massima apertura possibile si scelgono gli obiettivi più luminosi, proprio per usarli prevalentemente a diaframma aperto. Questo comportamento è dovuto al al fatto che gli obiettivi più luminosi devono avere lenti di maggiore diametro che comportano maggiori aberrazioni nella parte periferica.
      Evidentemente questa non è una regola assoluta e normalmente un costoso obiettivo professionale f/2,8 è migliore di un economico obiettivo amatoriale f/4,0-5,6 che costa un decimo.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

  9. ciao francesco voglio chiederti un consiglio.
    ho una d5100 con 18-105. vorrei acquistare un’ottica fissa e sto valutando
    50 f1.4g – 50 f1.8g – 40 f2.8g
    l’ f1.4 costa circa €. 400. a circa €. 200 l’ f1.8
    tra questi c’è il 40 che farebbe anche da macro ma con una apertura un po inferiore.
    mi hanno detto che i macro hanno una nitidezza un po superiore agli altri per la loro natura di macro. cosa mi consiglieresti? la differenza tra i due 50 la noterei io che sono un semplice fotoamatore?. grazie

    "Mi piace"

  10. Mah, a me sembra solo perda moltissima definizione e precisione al bordo superiore e inferiore (vedi area occhi-cappuccio e scarponi).
    In ogni caso, la questione è un’ altra: perché mai le case si ostinino a proporre lenti DX?
    Tutti sanno cos’è il fattore crop. Tra l’ altro: oltre il marketing, si sa che D300, D7000, D7100 e D90 sono per lo più la stessa macchina (ah, e io, di girare un filmato non me ne faccio niente, tantomeno con una reflex).

    "Mi piace"

    1. Roberta,
      perchè le case si ostinino a proporre obiettivi (non “lenti”; la lente è un componente dell’obiettivo. Molti usano questo termine per ignoranza e per assonanza con l’inglese “lens” lingua in cui significa “obiettivo” o “ottica”) devi chiederlo a loro. Forse per venderli? Non ti sembra?
      Cosa c’entra in questo discorso il fattore “crop” lo sai solo tu.
      La prova pubblicata non voleva significare che si può usare un obiettivo DX su una FX senza problemi, ma solo che il Nikon 35/1,8 ha un cerchio di copertura tale per cui può anche coprire il formato FX sebbene con una notevole vignettatura, correggibile in parte e anche con aberrazioni e perdita di risoluzione. In caso di necessità però questo può essere utile.
      Infine se da “esperta” quale ti ritieni dando un’occhiata alle Nikon D90, D7000, D7100 e D300 ti accorgerai che le prime tre sono modelli che derivano uno dall’altro con un processo di evoluzione, cosa legittima ed utile, mentre la D300 non ha nulla a che fare con queste, ha un corpo e dei comandi totalmente diversi ed è un modello a se stante che non ha avuto ancora eredi.
      Infine fare i filmati con una reflex non è un obbligo e si può totalmente ignorare questa funzione, ma ti assicuro che, per chi l’apprezza è molto utile e funziona bene.
      Ciao, Francesco

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.